Cosa mangiare: i piatti tipici della cucina marocchina

Speziata, avvolgente e un po’ piccante. La gastronomia marocchina ha da tempo reinterpretato le influenze francesi per garantire un’esperienza culinaria da 110 e Lode. Non mancano piatti di fama internazionale combinati ai grandi classici – tajine e cous cous in primis.

Curioso di saperne di più?

I sapori della cucina nord-africana derivano principalmente da erbe aromatiche verdi come il prezzemolo e il coriandolo, spesso protagoniste di salse e sughi. Il lime di Tuza, il pepe nero spagnolo o marocchino e la paprika dolce conferiscono una consistenza piccante ai piatti più amati dai locali, mentre il cardamomo contribuisce a definire un sapore esotico. Le cipolle potrebbero sembrare ingredienti apparentemente banali, ma in Marocco aggiungono dolcezza e freschezza a ogni pietanza; a seconda della loro varietà potrebbero essere cucinate con pomodori, olio d’oliva e peperoncino secco, tra le altre spezie. Non a caso, la cucina marocchina viene classificata come appartenente alla grande regione culinaria mediterranea, dalla quale deriva piatti, ricette e spezie.

Tra le prelibatezze must-try, non possiamo che citare il cous cous. Il termine in questione deriva dalla parola araba “kaskas”, che significa letteralmente “schiacciare”. Il piatto è stato importato per la prima volta dai turchi, salvo poi acquisire una fama senza precedenti. Il cous cous a base di grano di semola viene considerato, infatti, il primo del venerdì; è spesso condito con carne di agnello o di pollo, con uova bollite o con verdure alla griglia rigorosamente speziate. Tra le più comuni, i marocchini fanno ampio uso di cannella, zafferano, paprika e cumino a volontà.

E cosa dire del Tajine? Si tratta di uno stufato dal gusto dolce e speziato. È tradizionalmente cotto nella pentola conica chiamata tagine, realizzata in argilla o altri materiali ceramici. La prelibatezza in questione viene spesso servita con il cous cous, ma anche con riso, patate o pasta. Le origini del Tajine non sono ancora chiare, ma si ritiene che sia stato introdotto da commercianti berberi provenienti dai Paesi limitrofi del Nord Africa.
Non dimenticare di assaggiare insalate, frutta e salsicce originarie del Marocco. Il loro sapore dolce e avvolgente ti lascerà senza fiato!

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Rosino, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons

La tradizione del tè marocchino

In Marocco non è mai troppo presto o troppo tardi per sorseggiare un buon tè. La tradizione nordafricana della bevanda risale al Medioevo, quando il tè verde e alla menta fu introdotto nella regione dai commercianti cinesi; si prepara facendo bollire l’acqua con le foglie essiccate in un pentolino fino a quando il liquido non assume una sfumatura marrone scuro. Vengono quindi aggiunte le spezie – tra cui cardamomo, zenzero e cannella. Alcune variazioni includono anche pepe nero o anice.

Tangier Mint Tea

Andy Dincher, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons