Trekking in Marocco

Vuoi fare escursioni in Marocco e non sai da dove cominciare? In questa guida abbiamo selezionato i migliori tre percorsi di trekking da organizzare una volta giunti nel Paese nordafricano. Ti consigliamo di scegliere quello più adatto alle tue esigenze. Ogni escursione è infatti corredata da un livello di difficoltà differente.

La prima esperienza on the road è quella in partenza da Jebel Saghro; pochi sono i viaggiatori che si avventurano nei territori occupati dalla tribù seminomade degli Ait Atta. Quest’ultima è conosciuta per essere la patria dei famosi combattenti che sconfissero i francesi nel 1933, nella regione del Jebel Bou Gafer. E in effetti, la catena rocciosa del Jabel Saghro è destinata a un pubblico di viaggiatori e sportivi professionisti, dotati di tutta l’attrezzatura necessaria per un allenamento extreme all’aria aperta.

Noi ti consigliamo di dirigerti nella zona settentrionale del territorio montuoso, sede delle vette Kelaâ M’Gouna e Boumalne du Dadès. In alternativa organizza un percorso con sosta al villaggio di N’Kob che si estende a sud. Se invece sei alla ricerca di panorami mozzafiato e non temi di pianificare escursioni di trekking da più di tre o quattro ore di cammino, allora attraversa Bab n’Ali e Igli nel cuore di Jebel Saghro.

Bernhard Holub, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Vuoi metterti alla prova con un percorso escursionistico intermedio? Marrakech è la località ideale per pianificare un itinerario di circa 16,4 km facilmente raggiungibile con i trasporti pubblici, nonché adatto a ogni livello di preparazione. Inoltre, i sentieri e le strade della cittadina nordafricana sono facilmente percorribili – motivo per cui non avrai bisogno di attrezzatura da trekking professionale.

La tua esperienza on the road comincia dalla Moschea Koutoubia e procede in direzione della piazza Djemaa el Fna. Dopo aver attraversato la Maison de la Photographie e il Museo Nazionale di Marrakech, continua lungo la Medersa di Ben Youssef e passeggia tra le strade della Medina per circumnavigare la fortificazione della città da una parte all’altra. Infine, torna al punto di partenza passeggiando in direzione del Suq el-Kheir in cui acquistare frutta a verdura di stagione per un gustoso spuntino.

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R Prazeres, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Infine, il trekking marocchino rappresenta un’ottima occasione per scoprire villaggi lontani dai comuni circuiti turistici. Non soltanto potrai vivere l’atmosfera magica e suggestiva del deserto sahariano, ma sarai anche libero di ammirare destinazioni sabbiose e mercati a cielo aperto la cui bellezza sembra essere sospesa tra il passato e il presente.
Se non riesci a resistere al richiamo del Sahara, noi ti consigliamo di passeggiare lungo la tradizionale rotta delle carovane. Queste ultime raggiungevano la cittadina di Skoura cariche di oro e spezie preziose. I mercanti marocchini, conosciuti col nome di tuareg e rigorosamente coperti da lunghe tuniche di colore blu, scaricavano i fardelli trasportati per oltre due mesi di cammino. Successivamente, i mercanti dell’alto Atlante caricavano i preziosi sui propri muli e partivano alla volta di Fez al fine di rifornire gli artigiani locali di pelle e prodotti alimentari di prima qualità.

Al giorno d’oggi, la destinazione prediletta dai commercianti si trova a 39 km circa a ovest di Skoura. Ouarzazate ti accoglierà in uno scenario fiabesco in cui antichi castelli realizzati in mattoni cotti si susseguono a distese di Suq gremiti di persone – soprattutto dal lunedì al giovedì, giorni in cui il mercato attira curiosi da ogni dove. La tua esperienza di trekking ti permetterà di entrare in contatto con lo stile di vita marocchino, apprezzando così la calma e la quiete dei venditori locali che amano riposarsi all’ombra delle palme e portare a spasso muli e cammelli nelle placide ore della sera.

Dopo aver visitato Skoura e Ouarzazate, raggiungi Kelaa M’Gouna (a circa 50 Km da Skoura). Conosciuta in tutto il Paese per la sua ricca tradizione di pugnali intagliati a mano e rose di qualità, ti darà il benvenuto con cespugli e fitte siepi fiorite da cui gli artigiani locali estraggono la famosa acqua di rose venduta in qualsiasi mercato pubblico della città. La raccolta avviene nel mese di maggio – motivo per cui non sarà raro imbattersi in ghirlande e decorazioni floreali realizzate in occasione della festa a loro dedicata. Come se non bastasse, il Suq del mercoledì è tappa imprescindibile se vuoi fare scorta di rose commestibili essiccate a mano dalla popolazione del luogo.
Le tre tappe summenzionate ti catapulteranno in una dimensione quasi onirica, tra distese di sabbia, mercati speziati e tanta (ma tanta) cordialità dei mercanti marocchini che transitano da secoli su quelle strade.